Viaggiare ti cambia davvero? Le 10 lezioni che ho imparato viaggiando

Quando racconti che stai per partire per mesi, o addirittura per anni, le reazioni sono sempre le stesse:“Che coraggio!”,“Ma chi te lo fa fare”,oppure il classico:“Vorrei farlo anche io". Ma non è solo cartoline, tramonti perfetti e foto davanti a luoghi iconici. Viaggiare a lungo termine è una scuola. A volte dolce, a volte dura. Ma sempre reale. E più tempo passi lontano da tutto ciò che pensavi fosse “normale”, più ti rendi conto che a cambiare non è il mondo fuori ma tu. Queste sono le 10 lezioni che mi ha lasciato il viaggio, quelle che porto con me come timbri invisibili sul passaporto.

Stefano Argiolas

11/19/20254 min read

Quando parti per un viaggio lungo, nessuno ti prepara davvero a ciò che succederà. Puoi guardare guide, leggere articoli, organizzare ogni dettaglio… ma ci sono cose che scopri solo vivendole. All’inizio pensi che a cambiare saranno i paesaggi, le routine, le abitudini. Ma dopo un po’ ti accorgi che il cambiamento più grande non è fuori ma dentro. Il viaggio ti mette davanti a versioni di te che non avevi mai incontrato: quella che sa adattarsi, quella che sa chiedere aiuto, quella che sa ricominciare. Ti insegna a lasciar andare e, allo stesso tempo, a tenere stretto ciò che conta davvero. Questa non è una guida tecnica né una lista di consigli ma ciò che ho imparato durante il mio percorso.

1. Le cose sembrano difficili solo finché non inizi

Prima di partire tutto è enorme: documenti, lingue diverse, trovare lavoro, orientarti in una città nuova.
Poi, passo dopo passo, scopri una cosa semplice:

Non sei incapace: sei solo nuovo.

E improvvisamente il mondo diventa gestibile. All'inizio mi sentivo davvero stupido a non capire come mai dando il massimo non riuscivo a inserirmi in un nuovo contesto, col tempo ho imparato che per quanto mi possa sforzare la lingua non posso impararla in un giorno, il lavoro non si trova in una settimana, i giusti legami non li costruisci in un mese. Il tempo non aiuta solo gli audaci ma anche chi sa aspettare il momento giusto e ognuno ha i suoi.

2. Il comfort non ti rende felice — ti rende fermo

Avevo l'abitudine di volere tutto comodo: orari fissi, routine prevedibili, la mia zona sicura.

Poi ho scoperto che fuori da quel confine… succede la magia.

Non perché sia facile, ma perché ti costringe a muoverti. Per conseguire degli obiettivi bisogna impegnarsi tanto e mettersi in gioco è risaputo, restando nella mia zona sicura non ero costretto a muovermi, però allo stesso tempo non avevo obiettivi, stimoli. Quando ho iniziato a viaggiare ho notato che stimoli e obiettivi sono incrementati a tal punto che erano fin troppi, muovermi dalla mia quotidianità mi ha reso più ambizioso e mi ha fatto sentire più realizzato.

3. Le persone contano più dei luoghi

Puoi visitare il posto più bello del mondo, ma se non lo condividi con nessuno, a volte non lascia traccia.

Al contrario, un luogo qualunque può diventare indimenticabile per una sola conversazione o una risata. Alcuni dei miei ricordi più belli o divertenti gli ho assimilati proprio durante i viaggi e allo stesso tempo ricordo dei posti grazie alle persone con cui ho viaggiato.

4. Sei più coraggioso di quanto credi

Il primo volo spaventa.
Il primo alloggio da solo spaventa.
Anche ordinare la cena in una lingua che non conosci spaventa.

Poi scopri una cosa:

Ogni volta che superi una paura, diventi un po’ più libero. All'inizio evitavo il contatto con le persone ad esempio proprio perché sapevo di essere limitato nelle conversazioni, ora cerco di parlare il più possibile in modo da essere più confidente. Spesso a tenerci in equilibrio é il coraggio che dimostriamo di avere in situazioni non ordinarie.

5. Non hai bisogno di molte cose

All’inizio riempi lo zaino.
Poi cominci a svuotarlo.

E ti rendi conto che tutto ciò che ti serve davvero sta in poco spazio.

Ogni volta all'inizio di un viaggio mi preoccupo di portare tanti oggetti perché penso che potrebbero servire, poi mi rendo conto che le cose che servono davvero non puoi metterle in uno zaino. Parlo di emozioni, sensazioni, paure e gioie che vuoi o no dovrai portare con te.

6. I momenti difficili diventano i più preziosi

Le notti senza letto.
Gli imprevisti.
Gli errori.
Le strade sbagliate.

Sono proprio quelle storie che un giorno racconterai ridendo. Certo non è il massimo trovarsi in situazioni scomode, non auguro a nessuno di restare senza un tetto anche solo per una notte, ma certe volte questo tipo di situazioni sboccano un potenziale che non sapevi di avere. Il modo migliore per avere successo in qualcosa é fallire, anche più di una volta.

7. Viaggiare non è scappare — è scegliere

A volte qualcuno ti dice:
“Stai scappando dalla tua vita?”

La risposta è semplice:

No, sto andando incontro a una versione di me che non avrei mai trovato restando fermo. Sono consapevole del fatto che se non fossi mai partito probabilmente la monotonia mi avrebbe ucciso prima o poi, viaggiare ti migliora la vita sotto vari aspetti.

8. Il tempo funziona in modo diverso

Quando vivi la stessa routine ogni giorno, l’anno vola.
Quando vivi esperienze nuove, il tempo si dilata.

Un mese in viaggio può valere quanto un anno a casa. Può sembrare strano ma ho constatato che é veramente così, quando ti trasferisci, cambi tutto, e ti sottoponi a esperienze completamente nuove sia belle che brutte, che stando nella tua comfort zone non avresti mai fatto, di conseguenza impari più cose e anche più in fretta.

9. Torni diverso anche se non te ne accorgi

Quando torni a casa la cosa più strana è questa:

Niente è cambiato.
Ma tu sì.

E vedi tutto con occhi nuovi. Nel mio caso specifico questo fenomeno è più vero che mai, torno a casa ed il tempo sembra essersi fermato nel mio paese, sì qualcosina cambia certo, ma non di tanto, e mi rendo conto che forse l'unica cosa che cambierà sarà la mia visione delle cose.

10. Il mondo non è così grande — ma è pieno di possibilità

Più viaggi, meno il mondo sembra distante.

Paesi che sembravano lontanissimi diventano possibili.
Persone sconosciute diventano amici.
E ti accorgi che non esiste un solo modo di vivere.

Ce ne sono infiniti. A volte mi capita di ricevere foto o messaggi di amici che non si sa come finiscono per incontrare persone che conosco pure io, con cui magari ho condiviso un esperienza lontano, e in un primo momento rimango sorpreso perché penso a come sia potuto succedere, poi però penso a quanto in realtà sia piccolo il mondo. Prima un volo più lungo di 4 ore mi sembrava davvero interminabile, ora considero di fare viaggi da 8-9 ore come se stessi prendendo un treno.